Quando, come e perché sei stato infettato dal famigerato “Bacillus Magicus”
Roma 1952. Ecco il mio Imprinting per la magia. Ero un bambino di 5 anni ed il mio papà fece una sorpresa portando tutta la famiglia allo storico Teatro Valle a vedere il mitico Mago Bustelli in una delle sue ultime esibizioni. Io ne rimasi affascinato! Un Super Spettacolo! Ricordo ancora il numero degli scheletri volanti e l’apparizione dal cilindro, anziché del prevedibile coniglio di un neonato. A distanza di anni Vinicio Raimondi mi disse che era una bambina. Figlia di una collaboratrice di Bustelli e che da grande divenne una celebre soubrette televisiva: Stefania Rotolo. Il secondo episodio magico della mia vita è stato televisivo. La televisione italiana nasce nel 1954. Mio padre acquistò una TV nel 1955 marca Radiomarelli che ho ancora conservata in cantina. Nel 1956 inizia un programma pioniere dei moderni Talent Show dal nome “Primo Applauso” presentato da un giovane Enzo Tortora e dalla allora celebre attrice Silvana Pampanini. In questo programma vidi giovani sconosciuti come Adriano Celentano, Peppino Di Capri ed altri ma chi rimase nella mia mente fu il giovanissimo Mago Saghibù, bravissimo prestigiatore che Silvana Pampanini, entusiasta di lui, volle ribattezzarlo con il suo nome “Silvan”. Anche questa apparizione per me fu una illuminazione. Terzo episodio per me fondamentale fu quello di vedere nella vetrina della libreria davanti casa mia il libro “Il trucco c’è ma non si vede” di Rossetti. Era il 1956 dopo aver visto Silvan, lo acquistai immediatamente e cominciai ad eseguire i primi effetti magici ai miei compagni delle elementari. Ultimo incontro magico determinante per me è stato conoscere una persona speciale: Lamberto Desideri. A poche centinaia di metri, vicino casa mia, abitavano Lamberto Desideri, il Mago Arsenio e Franco Silvi. Lamberto mi fece iscrivere al Club Magico Italiano ed al Club Magico Regionale. Da lì cambiò tutto per me
Quanto la Magia ha condizionato la tua vita e perché
La magia intesa come illusionismo ha condizionato molto positivamente la mia vita perché per me sin da bambino fu un’ “illuminazione”, avevo capito che non potevo fermarmi alle apparenze. Infatti nello spettacolo magico bisogna distinguere tra l’effetto fantasioso ed emozionante e la spiegazione reale di cosa c’è dietro cioè il trucco. Quindi per me il concetto che “L’apparenza inganna” ha rivoluzionato positivamente la mia visione di realtà. Questo mi permette di riflettere attentamente circa le informazioni ed i messaggi subliminali che riceviamo quotidianamente e di riflettere anche sulle illusioni che la stessa vita ci invoglia a credere per nostro piacere. Infatti per questo creai un aforisma che piacque molto al caro amico Lamberto Desideri: “Meglio illusionista che illuso”.
Aldo Colombini diceva: “La magia è la mia seconda passione, se non hai capito quale è la prima ami troppo la magia”…..quale è la tua classifica personale tra….
- Magia
- Donna
- Libertà
- Sesso
- Amicizia
- Amore
- Lettura del destino
La mia filosofia di vita comprende una parola magica ed è: Libertà! La libertà è magia, la magia è libertà, sono concetti legati indissolubilmente. Cercare di dipendere solo da se stessi è l’effetto magico più emozionante per me. Non è facile ma bisogna provarci. Quindi la libertà è preziosa perché comprende tutte le altre voci dell’elenco che mi hai proposto. La libertà ti permette di scegliere le Amicizie, ti permette di Amare liberamente senza possedere né essere posseduto da chi ami. Libertà vuol dire avere un rapporto speciale con la Donna, chi è libero nel Sesso prova un piacere totale a 360 °. Inoltre se sei libero puoi tentare di crearti o di provare a gestire il tuo Destino più facilmente. Ecco perché la parola Libertà comprende tutti i sogni e desideri ed è la parola più magica che io conosca!
L’Artigiano realizza e vende ciò che è richiesto dal mercato……l’Artista vende ciò che crea….quale di queste due affermazioni ti appartiene di più e perché
L’artigiano lo stimo per la sua abilità nell’accontentare i suoi clienti riproducendo le sue opere in modo uguale per tutti. L’artista invece crea opere uniche seguendo la propria ispirazione dalla mattina alla sera a volte senza esserne consapevole. Quindi io mi sento artista perché per me è un modo di vivere. Io mi sento artista per me stesso in ogni istante anche quando sono seduto immobile sul mio divano perché sento che la mia fantasia è sempre in attività.
Come hai vissuto questo periodo di “Lockdown”, cosa ti è mancato e cosa hai aggiunto come Mago e come uomo
Il periodo di Lockdown è stata una esperienza molto particolare perché io sono abituato a vivere solo la mia casa, è come un Eremo. Ho fatto meditazione, ho fatto viaggi nel passato attraverso vecchie foto o musica. Ho fatto viaggi nel futuro immaginando nuovi progetti. Però oltre non poter vedere i miei adorati nipoti che sono la fonte delle mie ispirazioni mi sono mancati molto gli amici del Club Magico che incontravo alla scuola di Roma insieme ai bravi allievi e alle loro simpatiche famiglie. Certo i contatti telefonici sono stati tanti ma guardarsi e parlare di magia in diretta sono emozioni diverse.
Penso che la passione per la Magia ci faccia vivere varie vite e fasi alterne. Quali sono le tue
Domanda difficile ma anche facile perché come dico spesso la magia per me ormai è un modo di vivere cioè non mi sento mago solo quando mi esibisco o leggo le carte mi sento mago anche quando vivo la normalità. Ad esempio si può andare al supermercato come cliente ma anche come mago, si può prendere un aperitivo in modo classico ma anche magico ecc. ecc. Diciamo che cerco di trasformare le abitudini e le banalità quotidiane in qualcosa di unico ed eccezionale per cui non riesco più a scindere il mago dall’uomo e sento di vivere una vita unica.
Quali sono i personaggi del Mondo Magico e del Mondo reale che hanno influenzato la tua visione della Magia e della vita
Per me Silvan è il modello magico per eccellenza sia sul palcoscenico che nella vita inoltre altri personaggi storici come Tony Binarelli ed Alexander sono degli esempi per la loro professionalità. Un altro professionista che stimo è il Mago Forrest che nonostante la celebrità ed il successo è rimasto sempre se stesso in pubblico ed in privato cosa che dimostra un grande equilibrio. Tra gli stranieri penso a James Randi per me che sono appassionato di un certo tipo di mentalismo. Fra i non maghi che mi hanno ispirato cito due “giovani” filosofi. Il primo è Socrate che con il suo “SO-DI-NON-SAPERE” mi ha illuminato perché mi ha indicato che solo avendo consapevolezza dei propri limiti e dei propri dubbi si può evolvere mentre la presunzione delle certezze blocca la crescita. Il secondo filosofo è Guglielmo di Ockham che con la sua teoria del “rasoio” mi ha insegnato a trovare tra le tante soluzioni che si presentano la più semplice eliminando con il rasoio della logica le soluzioni più complicate. Questo vale nella vita ma anche negli effetti magici trovando le soluzioni più rapide e semplici.
Sappiamo che la tua arte di lettura del destino non si è fermata solo all’interpretazione delle carte e alla lettura delle mani……ma ha “toccato” anche altre parti del corpo (femminile)……..ci racconti come è andata e come è nata questa tua insolita ed interessante esperienza
Nel 1994 a Roma nei giardini di Castel Sant’Angelo ci fu un evento molto interessante dedicato alla magia a 360°. Comprendeva spettacoli di illusionismo sul palcoscenico ed altre situazioni tra il pubblico dedicate all’esoterismo. Sapendo che io ero appassionato anche di cartomanzia gli amici organizzatori mi chiesero di potermi dedicare a questo tipo di magia. Accettai per curiosità e per sperimentare in una situazione così particolare. Il successo fu incredibile. File lunghissime al mio tavolino e la sera quando la manifestazione era chiusa io continuavo a leggere le carte fino a notte fonda per accontentare tutti. Dopo questa esperienza, visto il successo, gli amici che organizzavano le feste e le conventions mi dissero: “alle feste farai più letture di carte e mani e meno giochi di prestigio”. Così da allora cartomanzia e chiromanzia sono diventate la parte dominante dei miei interventi. Invitato anche a programmi televisivi tra cui “In Famiglia” con Tiberio Timperi ed Adriana Volpe per fare previsioni dove indovinai in quale città sarebbero usciti i biglietti della lotteria di capodanno. Inoltre come esperto di spiritismo fui chiamato dal regista Marco Bellocchio per il film “Buongiorno Notte” come consulente per la scena della seduta spiritica durante il sequestro di Aldo Moro. Durante un mio viaggio in India imparai che non solo le mani possono essere lette ma la lettura è possibile in ogni parte del corpo. Frequentando come chiromante e cartomante tutti i tipi di locali notturni mi capita spesso di essere invitato anche in locali molto disinibiti dove girare nudi è la normalità. Ed è in questi locali che esercito la lettura totale del corpo femminile che si presta molto ad approfondire la conoscenza del presente e del futuro. Così è ormai diventata una mia specialità e devo ammettere che il mondo femminile appartiene ad un’altra dimensione più magica ed esoterica sempre pronto a sorprese.
Ognuno aspira ad un pizzico di immortalità……quale vorresti sia il tuo ricordo immortale
Anche questa è una domanda particolare. Diciamo che spero che chi mi ha conosciuto nel passato e chi mi conosce nel presente possa nel futuro ricordarsi di me per l’empatia cioè la capacità di saper comprendere chi si confida con me. Diciamo che saper condividere problemi e gioie aiuta a far sentire meno sole le persone che hanno fiducia in te ed io ci provo.
Come Mago con una certa esperienza quale sono i tuoi suggerimenti e consigli per il giovane Mago appena colpito dal “Bacillus Magicus”
Quando ho il piacere di parlare con i giovani maghi colpiti dal Bacillus Magicus cerco sempre di far capire che la magia non è solo esibirsi con i giochi di prestigio ma esibirsi vuol dire rafforzare la propria personalità. Questa è una esperienza anche terapeutica. Pensate ai timidi quando si esibiscono diventano disinibiti e acquistano sicurezza anche davanti ai bulli della classe che si bloccano davanti all’abilità del coetaneo. Inoltre tra i miei consigli ripeto quello che i grandi maestri ci hanno detto e in cui credo cioè che la presentazione di un effetto è la prima cosa rispetto al gioco in sé quindi personalizzare un effetto senza imitare gli altri è alla base di chi vuole diventare un vero Artista.