Recensione dell’evento a cura di Luciano Bernardini, la penna ufficiale del CMI Lazio!
Sabato 4 dicembre 2021: torna il mitico Trofeo Arsenio a Roma.
Pandemia o non pandemia, la Magia non si ferma ed anche quest’anno i numerosi estimatori del mitico Congresso Romano hanno potuto gustare Magia all’ennesima potenza. La sede appare un po’ fuori dal consueto, almeno per questa magica manifestazione. Ma la Magia sa come rendere possibile qualsiasi cosa, anche quelle, apparentemente, improbabili. Ogni cambiamento da una strada già percorsa comporta delle conseguenze. A volte positive e a volte negative. Si tratta sempre e comunque di punti di vista. E’ come scattare una fotografia. A volte basta cambiare di pochi metri il punto di osservazione per avere una prospettiva completamente diversa. In questo caso la scelta dell’attuale Presidente del Gruppo regionale del Lazio del CMI, Riccardo Bramati, di cambiare la sede delle riunioni si è rivelata vincente. Questo perché la nuova sede è in grado di ospitare riunioni e conferenze ad alto livello in totale sicurezza ed in linea con le normative Covid. Ed in questo caso si è dimostrata ampiamente soddisfacente per ospitare eventi più importanti come appunto il Trofeo Arsenio.
Esatto: la sede del Trofeo Arsenio 2021 è proprio la sede del CMI – Gruppo Regionale Lazio. Una struttura dotata di un ampio palcoscenico con tanto di quinte e camerini per gli artisti. Una sala ampia in grado di cambiare in poco tempo lo spazio per il pubblico. Da Platea degna di un vero è proprio Teatro a sala di un importante e ricercato ristorante. Questa peculiarità si è trasformata in vera Magia in occasione della manifestazione romana.
Il XXXIV Trofeo Arsenio, a Roma in via Tiburno 33, nella Sala Teatro Primo Piano, segna il tutto esaurito e le richieste di adesione continuano ad arrivare anche nel corso della manifestazione da parte di alcuni “pentiti” di non aver prenotato per tempo. Un concorso in grande stile con concorrenti bravi e preparati che, armati di bacchetta magica, si contendono il prestigioso trofeo. Una cena con un menu ricco e raffinato è la preziosa cornice di un gala di prestigio.
Ad una Giuria importante, capitanata dal Presidente del C.M.I., Gianni Loria, l’arduo compito di esaminare concorrenti provenienti da tutta Italia. Una nota importante: ogni artista in gara rappresenta un proprio personaggio. Questo è, a mio avvivo, già un segno di evoluzione nella preparazione dei nuovi e giovani artisti che sanno quanto sia importante andare oltre la sterile esibizione dell’effetto magico.
FRANKI MATTEW: Ha saputo coniugare, in maniera creativa, le sue due passioni: la magia e la pittura. Il risultato è un numero artisticamente stimolante nel quale un pittore vede scaturire dalle sue tele candide magiche colombe. Un atto magico pieno di idee e di effetti a sorpresa che riescono a sorprendere anche gli addetti ai lavori.
FEDERICO MARCONI: E’ artisticamente nato ed ha sviluppato ed affinato la propria Magia proprio nella sede romana del CMI. Un effetto di mentalismo e trasposizione degli oggetti ben strutturato. Utilizza uno smartphone preso in prestito dal pubblico per “leggere” la mente di uno spettatore. Lo smartphone sparisce per ritrovarsi all’interno di un peluche
A.B.A. THE ILLUSIONIST: Viene da Bisceglie. Costruisce da solo le sue grandi illusioni. Entra in scena introdotto da una voce narrante registrata per la presentazione. Il costume e lo “scatolone” sono entrambi curati e con uno stile ben identificato anche se di chiara “ispirazione”. Fa volare la scatola che appare leggerissima con la sorpresa finale dell’apparizione della patner
LEONARDO PANETTI: Anche lui un Artista che sta facendo passi da gigante all’interno della sede romana del CMI. Manipolazione con palline e carte colorate con un abbigliamento ben coordinato. Tecnica imbeccabile e presentazione attenta alle reazioni del pubblico. Ottima mimica del corpo e del viso. Leonardo sa come mantenere alta l’attenzione. Riesce a risolvere con imperturbabile sorriso un piccolo impercettibile errore. Si aggiudica il primo premio del pubblico.
MAGO CUNS: Proveniente da Anguillara. Si definisce il Mago del Tempo. Il suo atto magico è sospeso tra parlour magic e magia in musica. Manipolazione di sigarette con una buona tecnica e poi apparizione di orologi da foulard.
ZAE E LA SUA ASSISTENTE KATIA: Il suo accento annuncia la sua provenienza. Pisana di origine propone un numero di ventriloquia e mentalismo. Lei è Zae e la sua assistente è Katia. Molto naturale nel modo di presentare ed interagire con il suo alter ego. Traspare qualche indecisione al momento della scelta delle persone da far salire sul palco. Questo ed altre circostanze rallentano il ritmo dell’esibizione ma si vede che mette impegno in quello in cui crede e creatività nel cercare una propria identità artistica senza “imitare” nessuno.
ALESSIO MARAUCCI: Nessun dubbio lui viene da Napoli. Coniuga perfettamente la tradizione del Teatro napoletano a quella più moderna dei rapper delle strade di New York. Ci racconta qualcosa che a che fare con la tradizione italiana in generale e napoletana ancora più in particolare: la pizza. Si muove con un proprio stile e non riesci a distogliere lo sguardo. Una serie di apparizioni e manipolazioni di pizze fino all’apparizione finale di una pizza gigantesca. Si capisce che pratica il Teatro, quello vero, sia nel modo di recitare il testo che nel movimento scenico negli spazi musicali.
FRANCESCO MICCOLI: Altro Artista romano: anche lui ha iniziato e continua il suo percorso artistico nel CMI di Roma. La sua partecipazione ad un noto Talent televisivo in prima serata gli ha valso innumerevoli visualizzazioni sul web. Lui è “IL MAGO DEL CUBO DI RUBIK” e questo è il suo marchio di fabbrica. Risolve in appena in appena 40 secondi ben sette cubi di Rubik. Il climax finale è semplicemente esplosivo; i cubi uno accanto all’altro sono la sua predizione impossibile.
STEFANO CAVANNA “L’INCANTASTORIE”: Proveniente da Torino, ama definirsi “L’incanta storie”. E’ un attore di teatro ed il suo racconto è appassionato e vissuto nella sua interpretazione. Racconta della guerra e di come questa abbia cambiato e spesso stravolto la vita abituale e serena di tante persone ed in particolare, nel suo racconto, quella di una donna e di un uomo. Coinvolge sei persone sul palco e propone con loro un esperimento di assonanza di pensiero. Una sorpresa finale che impreziosisce il racconto.
MAYLA: Giovanissima, è una delle pochissime ragazze che praticano Magia alla scuola del CMI di Roma. Unisce il trasformismo alla Magia e con queste due espressioni artistiche racconta la meraviglia di Alice nel paese delle meraviglie. La Regina di Cuori con le sue carte giganti con le loro magiche trasposizioni e trasformazioni; Alice con la caraffa magica e l’apparizione della sveglia che riuscirà alla fine a svegliarla per riportarla, alla fine del sogno, alla realtà.
VITO CASCIONE: Elegante nel suo completo nero. In apertura due foulard uno nero e l’altro bianco che si trasformano in una lunghissima striscia zebrata. La musica sottolinea il suo modo lento e misurato di interagire con la Magia. Un grande anello di metallo è il portale attraverso il quale una carta da gioco appare e sparisce dalle mani dell’illusionista. Manipolazione di carte e routine dei tre anelli.
TIZIANO CELLAI: Toscano, merita sicuramente una menzione particolare. Il suo numero è ben calibrato e curato nei minimi dettagli. Si sa il pubblico giudica l’Artista nei primi secondi in cui entra in scena. Questo, in modo più o meno consapevole, analizzando l’abbigliamento, il modo in cui l’Artista raggiunge il centro della scena e anche la prima azione che segna l’inizio dell’esibizione del performer. Tiziano Cellai entra in scena ed è subito chiaro che si tratta di un Artista attento al particolare che sa come l’inclinazione della testa ed il movimento degli occhi possa dare un risvolto completamente diverso all’intera esibizione. Il costume ed il trucco del viso identificano un personaggio creato dallo stesso performer. Il pubblico sa che sta per vedere qualcosa per cui vale la pena non distogliere lo sguardo. Viene rapito dall’Artista in scena che non disattende mai le altissime aspettative del pubblico. Un atto magico unico e creativo che vale l’aggiudicazione dell’ambito Trofeo Arsenio.
Tiziano Cellai è il vincitore del XXXIV TROFEO ARSENIO
Alle 20, sempre nella Sala Teatro Primo Piano, il via alla Cena di Gala con un menù all’altezza delle migliori occasioni.
Tanti gli Artisti e personalità presenti tra il pubblico. In prima fila il Mago dei maghi, Aldo Savoldello, in arte Silvan.
Subito dopo la cena il via allo show serale del Trofeo Arsenio.
Il vincitore del Trofeo Arsenio, Tiziano Cellai, ha il compito di aprire lo spettacolo e presenta, in maniera altrettanto impeccabile, l’atto magico con il quale ha vinto l’ambito premio della Giuria.
Davide Spada propone un atto magico in cui la musica sottolinea il perfetto e velocissimo cambio di abiti. La sua è una performance all’altezza di palchi internazionali ed è un viaggio attraverso la storia della musica ed i suoi interpreti più significativi. Incanta con un numero tecnicamente complicato ed il pubblico, con il suo applauso, decreta il successo dell’Artista.
Daniele Lepantini, Mago Lupis, è ormai un affermato Artista della difficilissima “Magia Parlata”. Un Grande Artista della “Magia Brillante”. Riesce con grandi doti attoriali a convincere il pubblico di errori che poi si rivelano gag confezionate ad hoc dal performer. Un Mago, Illusionista, Intrattenitore, Attore che ha, nel passato e nel presente, all’attivo innumerevoli spettacoli, in circostanze diverse e per il pubblico “vero” e per quello degli “addetti ai lavori”. Nel suo futuro prossimo? Più che un augurio una certezza: i grandi palcoscenici internazionali. Bravissimo.
Sono molti i ventriloqui che mi è capitato di vedere nel corso della mia vita. Alcuni bravi altri eccezionali e taluni mediocri. Semplicemente Samuel Il Ventriloquo è in assoluto il migliore al mondo ed è un Artista italiano. Professionista navigato; ho visto le sue esibizioni anche in contesti internazionali e Samuel è sempre e comunque all’altezza di ogni platea. Il suo atto è coinvolgente, divertente, professionale……e tutto quello che è possibile dire di un Grande Immenso ARTISTA.
Ho volutamente lasciato per ultimo Novas per un semplice fatto. In passato ho scritto di lui in modo sintetico. In quell’occasione la sua esibizione mi aveva lasciato perplesso. A mio avviso conteneva tantissima abilità ma l’emozione non era all’altezza della parte tecnica, sia pur oltremodo impegnativa. Sono felice per avere avuto la possibilità di poterlo ammirare in questa circostanza. Ora io come tutto il pubblico presente ha avuto la possibilità poter assaporare la “GRANDE BELLEZZA”. Un numero di manipolazione, quello di Novas, all’altezza di ogni aspettativa. L’atto magico, tecnicamente impegnativo, di Novas ora ha anima e cuore. Ammiri la bravura e professionalità dell’Artista ma soprattutto viaggi nella sua anima e lui ricambia aprendo le porte del suo cuore che pulsa per l’amore per la sua MAGIA. Padrone della scena in un perfetto connubio tra la raffinata tecnica delle sue manipolazioni ed il movimento plastico del corpo che segue, insegue e precede la musica che sottolinea i passi di un meraviglioso Tango Argentino. Semplicemente ECCEZIONALE.
Finisce lo spettacolo ed ognuno incrocia lo sguardo degli altri nella consapevolezza di aver partecipato ad un grande immenso TROFEO ARSENIO.